Storytelling online: principi della narrazione sul web

Storytelling online - Digital marketing

Benvenuto nel mondo dello storytelling online! Se stai cercando un modo efficace per coinvolgere il pubblico sul web e catturare la sua attenzione, allora lo storytelling potrebbe essere la risposta. La narrazione digitale è diventata sempre più importante nel mondo della comunicazione pubblicitaria e la capacità di raccontare storie coinvolgenti e memorabili può fare la differenza nel modo in cui il tuo messaggio si imprime nella memoria del tuo interlocutore.

In questo post, esploreremo i principi fondamentali dello storytelling online e come utilizzarli per creare contenuti che restano impressi nel cuore e nella mente del tuo pubblico. Vediamo dunque come trasformare la tua presenza online con il potere delle storie!

 

Sommario

  1. Che cos’è lo storytelling?
  2. Perché lo storytelling online è diventato così importante?
  3. Principi base dello storytelling
  4. Le differenze tra storytelling online e offline: l’evoluzione dello storytelling nell’era digitale
  5. Usare lo storytelling online – Casi d’uso

 

Che cos’è lo Storytelling?

Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla.
A. Baricco, Novecento, Feltrinelli

Lo storytelling è l’arte di raccontare una storia in modo coinvolgente e persuasivo.  Le storie sono sempre state un mezzo efficace per comunicare e trasmettere messaggi, sin dall’inizio della storia umana. A scuola studiamo la Storia, sui social siamo continuamente invitati a raccontare la nostra opinione, i reality ci autorizzano a far sapere chi vogliamo eliminare.
Il racconto della microstoria fa parte della nostra quotidianità. Pensiamo subito alle stories su Instagram: vogliamo far sapere cosa stiamo facendo, che opinione abbiamo di un libro, come ci siamo vestiti per la cena del sabato sera, cosa abbiamo comprato nel nostro giro di shopping: un’idea volatile che durerà ventiquattro ore. L’effimero si impone con un racconto. Ma vedremo a cosa serve a livello di costruzione della percezione di valore e di comunicazione corporate.

La narrazione asseconda tutti i nostri sensi, perché parla a ognuno di essi. Vista, udito, tatto, olfatto, gusto hanno tutti una struttura narrativa e sfruttano la memoria che funziona psichicamente su vettori narrativi.
A. Fontana, Manuale di storytelling, Rizzoli

Il potere delle storie risiede nel fatto che siamo costituiti di emozioni e siamo votati alla socialità e le storie sono in grado di creare un’esperienza che va oltre la mera informazione. Possono cioè trasmettere emozioni, ispirare azioni e creare un legame con il pubblico.

Le persone sono naturalmente attratte dalle storie, e un buon storytelling può aiutare a creare un legame emotivo con il pubblico, aumentando, nei casi di business, la consapevolezza del marchio (brand awareness) e la fedeltà dei clienti. Nel contesto del marketing e della comunicazione pubblicitaria (marketing narrativo), il potere delle storie è infatti ancora più evidente: se ben raccontate, esse sono in grado di catturare l’attenzione del pubblico, creare un’esperienza coinvolgente e stimolare la partecipazione, realizzando una connessione emotiva tra il brand e il pubblico.

Inoltre, lo storytelling può essere utilizzato per trasmettere messaggi complessi in modo semplice e accattivante, rendendo le informazioni più memorabili e facili da comprendere.

Perché lo storytelling online è diventato così importante?

Nel contesto del web e dei social network, in un mondo sempre più digitale e iper-connesso, il potere delle storie non ha mai avuto così tanta importanza come oggi perché consente di raggiungere e coinvolgere un pubblico più ampio. Grazie allo storytelling online, attraverso blog, newsletter e social network, le storie possono raggiungere un pubblico ancora più vasto e creare un impatto ancora più profondo. Che si tratti di una campagna pubblicitaria, di un post sui social media o di un sito web aziendale, la capacità narrativa risulta potente per catturare l’attenzione del pubblico e creare un’esperienza partecipativa e memorabile. Ciò accade perché le storie sono in grado di stimolare l’immaginazione del pubblico e permettono di immergersi completamente nella narrazione.

Lo scopo del marketing narrativo non è più semplicemente convincere il consumatore a comprare il prodotto, ma anche immergerlo in un universo narrativo, coinvolgerlo in una storia credibile. Non si tratta più di sedurre o convincere, ma di produrre un effetto di credenza.
C. Salmon, Storytelling. La fabbrica delle storie, Fazi

Le persone inoltre tendono a ricordare meglio le informazioni che sono presentate in forma di narrazione rispetto a quelle presentate in forma di elenco di fatti o dati. Questo perché le storie creano un contesto e la memorizzazione ha bisogno di racconti per facilitare l’apprendimento. Non a caso quando si insegna, dopo aver spiegato della teoria, si ricorre ad un aneddoto che sigilla la comprensione e la memorizzazione dell’informazione.

Pensateci. Non vi sarebbe nessuna narrazione senza ricordo e non vi sarebbe nessun ricordo senza la narrazione.
A. Fontana, Manuale di storytelling, Rizzoli

Ma soprattutto: le storie sono in grado di creare un senso di comunità e di appartenenza. Le storie che riflettono la missione, i valori e la cultura di un’azienda possono creare un legame empatico e valoriale tra l’azienda e il pubblico, aumentando la fedeltà del cliente e la reputazione del brand.

Vediamo i principi che sottendono tutto questo mondo meraviglioso dello storytelling.

Principi base dello storytelling

I principi base dello storytelling sono gli elementi fondamentali che consentono di creare storie coinvolgenti; qui trattiamo in particolare di ciò che funziona bene sui canali digitali. Di seguito i capisaldi per ottenere una buona narrazione utilizzando lo storytelling.

Partiamo con lo specificare che la narrazione è contemporaneamente un prodotto e un processo, è cioè un “cosa” e un “come”.
Il cosa riguarda il tipo di prodotto: una poesia, una fiaba, un romanzo, un’informazione, una condivisione d’intenti.
Il come riguarda il mezzo: è un reel di Instagram, è un post su Facebook, un post del blog, una monografia aziendale.
Ma già qui sorge la prima difficoltà: individuare il cosa e il come. Di cosa voglio scrivere? Che cosa voglio raccontare? In quale forma?
Se vogliamo imparare a rispondere con competenza a queste domande bisogna comprendere i principi base dello storytelling. Vediamo quali sono.

Principi base dello storytelling - Mappa mentale

1. Conoscenza del pubblico

Riguarda l’importanza di adattare la narrazione online alle caratteristiche del proprio pubblico di riferimento. Identificare il proprio pubblico target è un passo fondamentale nella definizione di una strategia di digital marketing efficace e per creare un’esperienza coinvolgente e memorabile. Conoscere il proprio pubblico consente di creare messaggi e contenuti mirati, scegliere i canali di comunicazione appropriati e offrire prodotti o servizi che soddisfino le esigenze dei clienti in modo specifico.

È necessario perciò comprendere chi sono i nostri utenti, quali sono le loro esigenze, i loro interessi e le loro aspirazioni. Ciò richiede una ricerca approfondita sul pubblico di riferimento, attraverso l’analisi di dati demografici, psicografici e comportamentali.

Ci sono delle domande che possiamo porci nel lavoro di identificazione.

  1. Chi sono i tuoi utenti/clienti attuali? Analizza il loro profilo demografico come età, genere, livello di istruzione, reddito, professione e posizione geografica. Queste informazioni possono darti un’idea di base del tuo pubblico target.
  2. Quali sono i loro interessi e comportamenti? Indaga sugli interessi, le abitudini di consumo, le preferenze e i comportamenti. Ad esempio, quali sono i loro hobby, le loro passioni, i loro stili di vita, i loro modelli di acquisto e di consumo di contenuti? Queste informazioni possono aiutarti a comprendere meglio le motivazioni e le necessità dei tuoi clienti.
  3. Quali sono i loro bisogni e desideri? Cerca di capire quali sono i bisogni, le sfide e i desideri dei tuoi clienti. Cosa cercano di ottenere con l’acquisto di un tuo prodotto o servizio? Come possono i tuoi prodotti o servizi soddisfare queste esigenze in modo unico?
  4. Chi sono i tuoi concorrenti? Analizza i tuoi concorrenti diretti e indiretti e studia il loro pubblico target. Cosa li attrae dei prodotti o servizi dei tuoi concorrenti? Cosa potresti offrire in modo diverso o migliore per attirare il tuo pubblico target?
  5. Quali sono le tendenze di mercato? Studia le tendenze di mercato nel tuo settore e come queste tendenze potrebbero influenzare il tuo pubblico target. Ad esempio, quali sono le nuove tecnologie, le abitudini di consumo emergenti o i cambiamenti sociali che potrebbero influenzare le preferenze dei tuoi clienti?
  6. Quali sono i canali di comunicazione preferiti dal tuo pubblico target? Identifica i canali di comunicazione preferiti dal tuo pubblico target, come i social media, i blog, le newsletter, i forum di settore, i media tradizionali o gli eventi di settore. Questo ti aiuterà a indirizzare le tue attività di marketing sui canali giusti per raggiungere il tuo pubblico target in modo efficace.
  7. Quali sono le sfide o le problematiche che il tuo pubblico target affronta? Cerca di capire le sfide o le problematiche che il tuo pubblico target affronta nel tuo settore o in relazione al tuo prodotto o servizio. Come puoi risolvere queste sfide o problemi con la tua offerta in modo unico?

Facciamo un esempio di come conoscere il proprio pubblico per costruire un’efficace strategia di storytelling online

Nota bene – È doveroso precisare che se lo storytelling serve per un’impresa commerciale è importante aver definito obiettivo, budget e tempi, perché se non si hanno le idee chiare su cosa si vuole realizzare, in quanto tempo e con quale budget, individuare il pubblico sarà ancora più complesso, se non impossibile.

Marco è un personal trainer sportivo, ha 32 anni e il suo obiettivo è aprire una palestra di fitness e creare una forte presenza online attraverso lo storytelling. Tra i suoi interessi ci sono, oltre al fitness, la nutrizione, il marketing online, l’imprenditoria. La sua sfida è creare un brand unico e riconoscibile, attraendo e coinvolgendo clienti fedeli che condividano i suoi valori di fitness e benessere, creando per loro percorsi di allenamento e benessere all’insegna della motivazione costante.

Marco si rende conto che la concorrenza nel settore (punto n.4 “Chi sono i tuoi concorrenti?”) del fitness è elevata e che è necessario trovare un modo unico per distinguersi. Ha bisogno di sviluppare una strategia di marketing online efficace per attrarre clienti in palestra e creare una community online impegnata. Marco è frustrato dal fatto che molte palestre offrano servizi simili e siano difficili da distinguere l’una dall’altra (punto n.5 “Tendenza del mercato”). Vuole creare una proposta di valore unica che si differenzi dai suoi concorrenti e offrire un’esperienza memorabile ai suoi clienti.

Marco riconosce l’importanza dello storytelling online per coinvolgere e connettersi con il suo pubblico target. Vuole utilizzare storie autentiche e coinvolgenti per comunicare la sua passione per il fitness, la sua esperienza e la sua proposta unica di valore per la sua palestra.

Marco vuole utilizzare il marketing online per creare consapevolezza di valore della sua palestra, generare interesse, coinvolgere il suo pubblico target e convertire i potenziali clienti in clienti effettivi. Vuole utilizzare lo storytelling online per creare un legame emotivo con il suo pubblico e trasmettere il suo messaggio in modo efficace.

Marco è attivo sui social media come Instagram e TikTok, e ritiene che questi canali siano efficaci per raggiungere il suo pubblico target. È interessato anche a sviluppare un blog sul fitness e la nutrizione per condividere contenuti educativi e coinvolgenti con il suo pubblico.

Marco è interessato a contenuti educativi e coinvolgenti sul fitness, la nutrizione, l’allenamento e lo stile di vita.

Chi è il pubblico che Marco ha definito? Lo studio di Marco ha prodotto questa customer persona (punto n.1 “Chi sono i tuoi utenti?”).


Nome: Francesca
Informazioni demografiche – Francesca ha 28 anni ed è un’impiegata in ufficio con un interesse crescente per il fitness e il benessere. Ha uno stile di vita attivo e cerca costantemente modi per migliorare la sua forma fisica e il suo benessere generale. Tra i suoi interessi ci sono il fitness, il benessere, la nutrizione, la vita attiva. (punto n. 2 “Quali sono i loro interessi e comportamenti?”).

Obiettivo: Francesca vuole mantenere uno stile di vita sano, migliorare la sua forma fisica e la sua autostima. Cerca una palestra che offra un’esperienza coinvolgente e autentica, dove possa allenarsi in modo efficace e ottenere risultati visibili. (Punto n. 3 “Quali sono i loro bisogni e desideri?”)

Sfide: Trovare il tempo per allenarsi regolarmente, rimanere motivata a lungo termine, trovare una palestra che offra un’esperienza coinvolgente e autentica. Francesca ha una vita occupata con il suo lavoro in ufficio e le potrebbe risultare difficile trovare il tempo per allenarsi regolarmente. Potrebbe anche lottare per rimanere motivata a lungo termine e mantenere una routine di allenamento costante. Cerca una palestra che la supporti e la motivi nel raggiungimento dei suoi obiettivi di fitness. (Punto n. 7 Quali sono le sfide o le problematiche che il tuo pubblico target affronta?”)

Frustrazioni: Francesca potrebbe essere frustrata dalla mancanza di palestre che offrano un’esperienza autentica e coinvolgente. Potrebbe essere stanca delle palestre che si concentrano solo sull’aspetto estetico e non sulla salute e il benessere complessivi. Cerca una palestra che abbracci una visione olistica del fitness e del benessere.

Obiezioni: Francesca potrebbe essere preoccupata dei costi associati all’iscrizione a una palestra e ai programmi di allenamento. Potrebbe anche essere scettica sulla capacità delle palestre di offrire un’esperienza autentica e coinvolgente. Cerca una palestra che sia trasparente sui costi e in grado di dimostrare il suo valore attraverso testimonianze e feedback positivi.

Storytelling online: Francesca è attenta alle storie di successo e alle esperienze di altre persone nel raggiungimento dei loro obiettivi di fitness e benessere. Cerca una palestra che comunichi in modo autentico attraverso lo storytelling online e condivida storie di ispirazione e testimonianze di clienti soddisfatti.

Obiettivi del marketing online: Francesca è attiva sui social media come Instagram e TikTok, dove cerca informazioni sul fitness e sul benessere. Cerca contenuti educativi e motivazionali che la ispirino a migliorare la sua forma fisica e il suo stile di vita. Cerca una palestra che sia attiva sui social media e condivida contenuti interessanti. (punto n. 6 “Quali sono i canali di comunicazione preferiti dal tuo pubblico target?”)


Ora Marco ha un profilo di un cliente ideale.

La conoscenza del pubblico è fondamentale per realizzare uno storytelling online commisurato alle esigenze del proprio pubblico di riferimento, per creare un’esperienza coinvolgente e memorabile per gli utenti e per raggiungere i risultati desiderati.

2. Empatia

Il secondo punto riguarda l’empatia, cioè la capacità di far sentire all’utente di essere parte della storia, in modo che possa empatizzare con i personaggi o con la situazione descritta. Per creare empatia, è importante mostrare ai lettori che comprendiamo le loro emozioni e i loro desideri. In questo modo, riusciremo a farli sentire coinvolti e compresi.

Ad esempio, se si sta raccontando la storia di un prodotto, non basterà descriverne le funzionalità e le specifiche tecniche, ma bisogna concentrarsi sugli effetti che il prodotto avrà sulla vita degli utenti. Si può descrivere il prodotto come una soluzione ai problemi quotidiani degli utenti, dimostrando così che si comprendono le loro esigenze e che ci si preoccupa per il loro benessere.

Un altro modo per creare empatia è raccontare una storia personale. Ad esempio, si potrebbe condividere la propria esperienza personale per dimostrare di aver vissuto le stesse emozioni e difficoltà che stanno affrontando i lettori. In questo modo, si creerà un legame emotivo tra il brand e il pubblico, aumentando così la possibilità che il pubblico si identifichi con il messaggio e si impegni con il brand.

3. Struttura narrativa

Il punto 3 riguarda la struttura narrativa della narrazione online. Una buona narrazione online deve avere una struttura ben definita, con un inizio, uno sviluppo e una conclusione, in modo da creare una trama solida e coerente.

L’inizio della narrazione dovrebbe essere progettato per catturare l’attenzione dell’utente e per presentare il tema principale della storia. Questo può essere fatto attraverso una domanda retorica, una citazione o una descrizione vivida di una situazione.

Lo sviluppo della narrazione dovrebbe includere la presentazione dei personaggi e della trama, con eventi che si susseguono in modo logico e coerente. È importante mantenere il pubblico coinvolto con elementi come la creazione di suspense e la presentazione di problemi da risolvere.

La conclusione dovrebbe fornire una soluzione o un messaggio finale, che lasci un’impressione duratura sull’utente. La conclusione dovrebbe anche essere coerente con l’inizio della storia.

Di seguito un esempio di una struttura narrativa efficace.

Inizio – Una descrizione vivida della situazione in cui si trova il personaggio principale, ad esempio “Siamo nel bel mezzo di una tempesta in mare aperto, con onde alte quanto case e un vento che fa piegare il nostro veliero fino quasi a spezzarlo.”
Sviluppo – Introduzione del personaggio principale e del suo obiettivo, ad esempio “Capitan Jameson ha sempre sognato di circumnavigare il mondo, e questa è la sua ultima avventura prima della pensione. Ma questa tempesta mette in pericolo l’intero equipaggio e il successo della missione”.
Clou – La soluzione al problema presentato nella trama, ad esempio “Dopo aver affrontato onde gigantesche e venti che sfiorano la forza di un uragano, l’equipaggio di Capitan Jameson riesce a riparare la nave e a portarla sana e salva a destinazione, dove tutti vengono accolti come eroi”.
In questo modo, la narrazione online viene presentata in modo chiaro e coinvolgente, con una struttura narrativa ben definita che mantiene l’attenzione dell’utente.

4. Contenuti originali

Il punto 4 riguarda l’importanza di creare contenuti originali e distintivi per distinguersi dalla concorrenza e catturare l’attenzione dell’utente.

Per creare contenuti originali è necessario avere un’idea innovativa e creativa che si distingua dai contenuti già presenti sul web. Inoltre, è importante anche la scrittura del testo, la scelta delle immagini e dei video e la presentazione generale del contenuto.

Ad esempio, se si vuole creare una campagna pubblicitaria online per un nuovo prodotto, è possibile utilizzare uno storytelling innovativo che racconta una storia coinvolgente che esprime i valori del brand. In questo caso, è importante che la storia sia unica e distintiva e che si concentri sulla creazione di un’esperienza unica per l’utente.

Inoltre, i contenuti originali possono essere creati anche utilizzando tecniche come l’umorismo, l’ironia o la satira. Tuttavia, è importante ricordare che la creatività non deve compromettere la coerenza con l’immagine e i valori del brand, ma piuttosto arricchirli. ecco cosa ha fatto Mulino Bianco Riguardo l’ultimo prodotto presentato sul mercato:

Racconti Mulino Bianco - Storytelling

5. Coinvolgimento

Il punto 5 si riferisce al coinvolgimento dell’utente attraverso elementi interattivi nella narrazione online. Ci sono diversi modi per coinvolgere l’utente, ad esempio attraverso l’uso di suspense, domande retoriche, call to action, sondaggi e altri elementi interattivi.

La suspense può essere creata attraverso la costruzione di una trama intrigante, con un cliffhanger alla fine di ogni episodio o post, per esempio. Questo può spingere l’utente a continuare a leggere o a seguire la storia per scoprire cosa accade dopo. Ad esempio, la catena di ristoranti fast food McDonald’s ha creato una campagna pubblicitaria online chiamata “Our Food, Your Questions” in cui gli utenti potevano porre domande sui loro prodotti alimentari. McDonald’s ha poi creato una serie di video che rispondevano alle domande più frequenti, creando suspense e curiosità per gli utenti.

Le domande retoriche possono essere utilizzate per coinvolgere l’utente e farlo riflettere sulla storia o sul prodotto. Ad esempio, una campagna pubblicitaria per un’azienda di abbigliamento sportivo potrebbe utilizzare una domanda retorica come “Quale sarà la tua prossima impresa?” per invitare l’utente a immaginare se stesso in una situazione di avventura o di attività fisica.

Le call to action (chiamate all’azione) possono essere utilizzate per invitare l’utente a interagire con la storia o il prodotto. Ad esempio, un post sui social media di un’azienda di abbigliamento potrebbe invitare l’utente a condividere una foto di sé stesso con un capo di abbigliamento dell’azienda, utilizzando un hashtag specifico.

Gli elementi interattivi possono includere anche giochi, sondaggi o quiz, che coinvolgono l’utente in modo attivo nella narrazione online. Ad esempio, una campagna pubblicitaria per una compagnia aerea potrebbe creare un gioco online in cui l’utente deve selezionare la propria destinazione preferita e rispondere a domande sulle attrazioni locali, per vincere un volo gratuito.

6. Utilizzo di elementi visivi

Le immagini, i video e le animazioni possono essere utilizzati per arricchire la storia e creare un’esperienza multisensoriale per l’utente. I contenuti visivi possono anche essere utilizzati per catturare l’attenzione dell’utente e per fornire un contesto visivo ai contenuti scritti.

Ad esempio, se stiamo raccontando una storia su un prodotto, possiamo utilizzare immagini del prodotto stesso, della sua confezione, delle persone che lo utilizzano, del processo di produzione e così via. Possiamo anche utilizzare video per mostrare il prodotto in azione o per creare un’esperienza immersiva per l’utente.

Inoltre, i contenuti visivi possono essere utilizzati per creare un’atmosfera o un’emozione specifica, come nel caso di un’immagine che evoca una sensazione di tranquillità o di avventura. L’importante è che l’uso degli elementi visivi sia coerente con la narrazione e il messaggio che si vuole comunicare.

L’uso degli elementi visivi può migliorare significativamente l’impatto della narrazione online, creando un’esperienza più coinvolgente e memorabile per l’utente.

7. Coerenza

La narrazione online deve essere coerente con l’immagine e i valori del brand, in modo da creare un’esperienza coerente e riconoscibile per l’utente. Ad esempio, se un’azienda vuole comunicare la sua attenzione per l’ambiente e l’utilizzo di materiali sostenibili, la narrazione online deve essere coerente con questo messaggio. Ciò significa che la scelta delle parole, dei colori, delle immagini e dei video dovrebbe rispecchiare questi valori e contribuire a rafforzare il messaggio che l’azienda vuole comunicare.

Un esempio specifico potrebbe essere un’azienda di cosmetici che produce prodotti biologici e sostenibili. La narrazione online potrebbe utilizzare immagini di ingredienti naturali, di packaging riciclabili e di persone impegnate in attività eco-friendly, come il compostaggio o la coltivazione di orti urbani. I colori scelti potrebbero richiamare la natura e l’ecologia, come il verde e il marrone. Le parole utilizzate nella narrazione online dovrebbero essere selezionate con attenzione per comunicare l’impegno dell’azienda per l’ambiente e l’utilizzo di materiali sostenibili. Tutto ciò contribuirebbe a creare una narrazione online coerente con l’immagine e i valori dell’azienda.

Le differenze tra lo storytelling online e offline: l’evoluzione dello storytelling nell’era digitale

L’era digitale in cui viviamo ha portato con sé una rivoluzione nella comunicazione, con un’enorme quantità di contenuti accessibili online attraverso diverse piattaforme digitali come i social media, i blog, i podcast, i video online e molto altro ancora. Questo ha avuto un impatto significativo sulla narrazione, che è diventata sempre più presente nell’ambiente digitale. La possibilità di raggiungere un vasto pubblico e di coinvolgere gli utenti in modo interattivo ha aperto nuove opportunità per le imprese e i consulenti di comunicazione, ma ha anche posto nuove sfide nel creare storie efficaci e coinvolgenti.

Nel contesto della comunicazione aziendale e della pubblicità, lo storytelling è diventato una strategia efficace per coinvolgere il pubblico e creare un legame emotivo con i consumatori.

Lo storytelling offline

La narrazione offline ha una lunga storia in diversi contesti tradizionali come il cinema, la televisione, la letteratura, il teatro e la radio. Questi mezzi di comunicazione offrono un’esperienza sensoriale e passiva al pubblico, che può godere delle storie in modo più contemplativo e immersivo. Ad esempio, il cinema e la televisione offrono la possibilità di utilizzare la sceneggiatura, la regia, la recitazione, la musica, i suoni e la scenografia per creare un’esperienza coinvolgente e coinvolgente per il pubblico. I romanzi e il teatro, d’altra parte, permettono ai lettori o agli spettatori di immergersi nelle storie attraverso la lettura o la partecipazione attiva alle performance teatrali.

Una delle principali caratteristiche della narrazione offline è la linearità della trama. Le storie si sviluppano in modo sequenziale, con una struttura a inizio, sviluppo e conclusione. Il pubblico segue la trama secondo il ritmo stabilito dall’autore o dal regista, e l’esperienza di narrazione è predefinita e stabilita.

Inoltre, la narrazione offline è spesso più lunga e complessa rispetto a quella online. I romanzi possono avere centinaia di pagine, mentre i film o le serie TV possono durare ore o addirittura giorni se consideriamo una maratona di episodi. Questo permette una maggiore sviluppo dei personaggi, delle trame secondarie e dei dettagli delle storie.

Un’altra caratteristica della narrazione offline è il coinvolgimento emotivo profondo che può suscitare. La capacità di immergersi nelle storie e di connettersi con i personaggi può creare un legame empatico con il pubblico, generando emozioni intense come gioia, tristezza, paura o rabbia. Questo coinvolgimento emotivo può durare nel tempo e influenzare la percezione e l’interpretazione delle storie stesse.

Tuttavia, la narrazione offline ha anche dei limiti. L’accesso alle storie è spesso limitato da fattori come il costo di un biglietto per il cinema o per un’opera teatrale, la disponibilità di un libro in libreria o la programmazione televisiva. Inoltre, la partecipazione del pubblico è spesso passiva, con limitate possibilità di interazione o di condivisione delle storie con altri.

Lo storytelling online

Con l’avvento dell’era digitale, la narrazione online ha aperto nuove possibilità e ha cambiato radicalmente il modo in cui le storie vengono raccontate e condivise. La storytelling online si può svolgere su diverse piattaforme digitali come i social media, i blog, i podcast, i video online e molto altro ancora. Questi mezzi di comunicazione offrono un’esperienza interattiva e partecipativa, che coinvolge il pubblico in modo attivo e gli consente di condividere, commentare e interagire con le storie.

Una delle principali caratteristiche della narrazione online è la brevità. I contenuti online sono spesso caratterizzati dalla velocità e dall’effimero, con storie che vengono consumate rapidamente e facilmente dimenticate. Ad esempio, sui social media come Instagram o Twitter, le storie vengono condivise in modo rapido e immediato, con una durata di vita limitata e una grande quantità di contenuti che arrivano all’attenzione del pubblico.

Inoltre, la narrazione online è spesso frammentata e modulare. Le storie possono essere scomposte in diversi pezzi o segmenti, come ad esempio in episodi di un podcast o in brevi video su YouTube. Questo permette al pubblico di scegliere quali parti delle storie consumare e in quale ordine.

Ho creato un’infografica che può aiutare ad avere le idee più chiare riguardo le possibilità che offre lo storytelling nei due casi: online e offline.

Storytelling online e offline - Differenze

 

Usare lo storytelling online – Casi d’uso

Lo storytelling sul web può essere utilizzato in molte situazioni diverse, tra cui:

  • Marketing: per promuovere prodotti, servizi o marchi.
  • Social Media: per catturare l’attenzione degli utenti sui social media e aumentare l’engagement.
  • Branding: per definire l’identità del marchio e costruire la sua reputazione.
  • Education: per spiegare concetti complessi o per creare una narrazione coinvolgente in ambito educativo.
  • Non-profit: per sensibilizzare il pubblico sui temi sociali o ambientali e raccogliere fondi per le cause.
  • Entertainment: per intrattenere e coinvolgere il pubblico in ambito ludico o culturale.
  • Politica: per raccontare la propria visione e convincere gli elettori in ambito politico.

 

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