Guida alle mappe mentali e concettuali – Differenze e casi d’uso

Se hai da poco scoperto l’universo delle mappe mentali o le utilizzi da tanto e vuoi saperne di più per padroneggiare meglio la tecnica di realizzazione, oggi qui ti spiego:

  • che cos’è una mappa concettuale;
  • che cos’è una mappa mentale;
  • quali differenze ci sono tra mappa mentale e mappa concettuale;
  • quando utilizzare l’una o l’altra.

Partiamo col dire che il nome mappa mentale genericamente inteso le comprende entrambe.


Che cosa siano le mappe mentali e come costruirle l’ho spiegato approfonditamente qui:


Per riassumere brevemente – e anche per chi arriva qui non sapendo cosa si intenda per mappa mentale – diciamo che è uno strumento di apprendimento e organizzazione delle informazioni che sfrutta la modalità associativa del cervello umano.

Una mappa mentale è essenzialmente una rappresentazione grafica radiale con al centro un’idea o un concetto principale, da cui si diramano rami collegati ad altre idee o concetti secondari correlati. Questi rami possono a loro volta avere sottorami e così via, creando una struttura ad albero ramificato 🌳.

Le caratteristiche principali delle mappe mentali sono:

  • utilizzo di parole chiave invece di frasi complete;
  • uso di immagini, colori e simboli per associare concetti 🖼️;
  • struttura ramificata ad albero partendo da un’idea centrale 🌟;
  • libertà di espansione in tutte le direzioni.

Metto una mappa che aiuta a capire le informazioni fin qui introdotte.

📌 Esempio di mappa mentale

Le mappe mentali aiutano a organizzare, memorizzare e rivedere facilmente le informazioni sfruttando le associazioni naturali che il cervello crea tra concetti. Sono utili per prendere appunti 📝, fare brainstorming 💡, riassumere materiale di studio e pianificare progetti 📅.

Ci sono due strumenti principali per organizzare le idee: le mappe mentali e le mappe concettuali.

➡️ Quando è meglio optare per una mappa mentale e quando per una mappa concettuale?

Esaminiamo in dettaglio le situazioni specifiche per ciascun tipo di mappa.

Mappa mentale

Una mappa mentale è un diagramma che parte da un’idea centrale e si espande in rami che rappresentano concetti secondari. È lo strumento ideale per brainstorming, organizzazione delle idee, o memorizzazione rapida. Si costruisce attorno a parole chiave e immagini, stimolando la creatività e la connessione libera tra le idee.

Le mappe mentali puntano a stimolare il pensiero creativo e l’associazione libera di idee attorno ad un tema centrale.

  • Hanno una struttura gerarchica radiale che parte da un concetto centrale.
  • Usano prevalentemente parole chiave e immagini.
  • I collegamenti tra i concetti sono liberi e associativi.
  • Favoriscono il raggruppamento di idee in modo non lineare.
  • Sono più adatte per sessioni di brainstorming e per prendere appunti.

Favoriscono l’apprendimento attivo, la creatività e permettono di visualizzare i collegamenti tra le varie informazioni in modo intuitivo. Sono uno strumento molto flessibile applicabile in vari ambiti.

Ad esempio se voglio analizzare da sola o in gruppo un concetto / problema inizierò mettendo il centro nodale della mappa in questo modo:

📌 Delineato il centro radiale della tematica che vogliamo prendere in esame, inizieremo a lanciare letteralmente idee permettendo al nostro cervello di sperimentare la fase di libera associazione delle idee. Tecnicamente parlando non è il momento per chi ha la tentazione di dire: “Sì, ma…” Nel processo creativo una persona che inizia a rifinire le idee, prima ancora che siano state abbozzate, viene… defenestrato! 😉

Dopodiché si procede iniziando ad associare dai primi livelli in poi.
Fatto un primo giro dove sono state formulate delle ideazioni, si può o procedere facendo partire le nuove associazioni dal secondo livello o continuando con l’ideazione al primo livello.

In questo modo:

📌 Se adesso sostituiamo lo schema con una mappa mentale di brainstorming vera, il risultato è il seguente:

Ho utilizzato un tema molto attuale che riguarda la possibilità di ridurre a 4 giorni l’impiego dei dipendenti.
Dalla mappa vediamo come l’ideazione all’interno di un processo di brainstorming ci da non solo risultati inattesi, ma ci chiarisce anche dei concetti.

Le mappe concettuali per la loro natura hanno la capacità di rendere i concetti più chiari e comprensibili. Questi strumenti non solo facilitano lo studio e l’apprendimento, ma permettono anche di spiegare in modo efficace idee e nozioni complicate. La loro struttura visiva, che mostra le informazioni e i loro collegamenti logici, aiuta ad assimilare rapidamente i contenuti in modo intuitivo.

Le mappe concettuali

Il secondo tipo di mappe di cui parlo in questo post sono le mappe concettuali. Sono sempre uno strumento visuale, ma pensate per organizzare e rappresentare informazioni in modo gerarchico. Una mappa concettuale mostra le relazioni tra diversi concetti, utilizzando parole o frasi brevi collegate da linee o frecce 🔗.

➜ Io le uso mentre leggo qualcosa di molto articolato: man mano che ravviso concetti li porto sulla mappa così che al termine della lettura ho il quadro visivo di ciò che ho letto. Quindi se ti stai chiedendo se aiutano nello studio la risposta è sì!

Uso le mappe concettuali dai tempi dell’università 🎓: all’epoca la mia stanza nello studentato era perennemente tappezzata da fogli contenenti legami tra concetti che mi aiutavano non solo a memorizzare, ma soprattutto a comprendere i nessi. Allora non c’era Mindmeister, ma con fogli e pennarelli io mi trovano lo stesso benissimo. Ancora adesso non disdegno la modalità analogica.

Le uso anche per spiegare dei concetti in aula: attraverso una mappa concettuale porto all’attenzione in modo immediato l’argomento oggetto della docenza e permetto a chi mi ascolta di seguire il mio ragionamento sul punto focale della sessione formativa 👩‍🏫.

Le mappe concettuali sono molto adatte all’insegnamento.

Nel Corso di Storytelling, ho impiegato la mappa concettuale qui di seguito sui fondamenti della narrazione per delineare il percorso formativo che avremmo affrontato. Allo stesso tempo, tale rappresentazione grafica è servita a illustrare le caratteristiche chiave e gli elementi costitutivi della disciplina dello storytelling.

Uso le mappe concettuali per progettare i contenuti che scrivo, in modo da sapere sempre dove andare con l’argomentazione e non perdere il filo.

La mappa qui sotto l’ho creata per scrivere un post per spiegare cosa sono e come si costruiscono le mappe mentali e ha fatto a me da guida nella scrittura del post e ai lettori del post da indice:

I modi di utilizzo delle mappe concettuali sono tanti: questo le rende uno strumento potente per organizzare, rappresentare e comprendere le informazioni in modo efficace e intuitivo.

Differenze tra mappa mentale e mappa concettuale

Diventa così chiaro quali sono le differenze tra mappe mentali e mappe concettuali.

➜ Utilizziamo le mappe mentali per il brainstorming, l’organizzazione delle idee 💡 e la memorizzazione rapida. Sono ideali per stimolare la creatività, facilitare l’associazione libera tra i concetti e visualizzare le connessioni in modo intuitivo. Le mappe mentali sono particolarmente adatte per prendere appunti, catturare il flusso di pensieri in modo flessibile e sviluppare nuove idee in modo non lineare.

➜ Utilizziamo invece le mappe concettuali quando dobbiamo rappresentare relazioni logiche e gerarchiche tra concetti. Sono perfette per organizzare conoscenze complesse, spiegare argomenti articolati e supportare l’insegnamento e lo studio. Le mappe concettuali aiutano a visualizzare i nessi causali e le connessioni strutturate tra le informazioni, rendendo più facile comprendere e memorizzare i concetti.

Per schematizzare.

↺ Caratteristiche delle mappe mentali

  • Hanno una struttura radiale, con un concetto centrale da cui si diramano rami e sottorami.
  • Utilizzano parole chiave, immagini, colori, icone e forme per rappresentare le idee.
  • Promuovono il pensiero associativo e la generazione di idee.
  • Sono ideali per la raccolta di idee e il brainstorming.
  • La mancanza di rigidità nella struttura permette di aggiungere liberamente nuove diramazioni.

⇆ Caratteristiche delle mappe concettuali

  • Hanno una struttura gerarchica, con concetti disposti in ordine di importanza.
  • Utilizzano principalmente parole chiave collegate da linee e frecce per mostrare le relazioni.
  • Sono focalizzate sulle relazioni logiche e causali tra i concetti.
  • Sono ideali per rappresentare conoscenze complesse e strutturate.
  • Sono dinamiche e possono evolvere man mano che le si costruisce.

Sia le mappe mentali che le mappe concettuali sono strumenti visuali potenti per organizzare informazioni e conoscenze, ma con finalità e metodologie diverse.

Entrambi gli strumenti hanno un ruolo prezioso:

  • nell’apprendimento
  • nella progettazione
  • nella comunicazione di idee e informazioni.

La scelta dipenderà dall’obiettivo specifico: le mappe mentali per liberare la creatività e il brainstorming, le mappe concettuali per strutturare e spiegare conoscenze complesse.

Impara ad utilizzare con disinvoltura entrambe e avrai a disposizione un potente arsenale per espandere la tua mente, affinare il ragionamento e rendere più efficace la tua comunicazione visiva.