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Come creare contenuti coinvolgenti: strategie di content marketing
Scopri le strategie di content marketing per creare contenuti web che catturano e mantengono l'attenzione. Impara a rispondere alle domande chiave del tuo pubblico, strutturare articoli coinvolgenti e misurare l'efficacia. Tecniche pratiche per trasformare i tuoi testi in potenti strumenti di connessione e crescita aziendale.

AI e intelligenza emotiva – Perché leggere ci cambia nel profondo
Hai mai notato come, dopo aver letto un buon libro, qualcosa in te sembra essere cambiato? Non è solo un'impressione. La scienza ha scoperto che la lettura profonda attiva connessioni neurali uniche che modellano la nostra intelligenza emotiva. In quest'era di straordinarie innovazioni tecnologiche, scopri come i libri e l'AI possono amplificare insieme le nostre capacità di comprensione ed empatia, creando una sinergia che potenzia ciò che ci rende profondamente umani.

Guida alle mappe mentali e concettuali – Differenze e casi d’uso
Le mappe mentali e concettuali possono migliorare il ragionamento e l'organizzazione. Le mappe mentali liberano la creatività con immagini e colori, ideali per brainstorming e idee innovative. Le mappe concettuali, invece, strutturano conoscenze complesse con relazioni logiche e gerarchie, perfette per studio e insegnamento. Entrambi gli strumenti potenziano apprendimento e comunicazione. In questo post approfondisco le differenze e mostro diversi casi di utilizzo.

I bias cognitivi: come eliminare i pregiudizi inconsci dal tuo ambiente di lavoro
I bias cognitivi, ovvero i pregiudizi inconsci, possono influire sulle relazioni lavorative e sulla valutazione delle prestazioni dei dipendenti. Non solo: questi bias possono avere conseguenze negative sull'ambiente lavorativo e sulla performance dei dipendenti. È importante che le aziende riconoscano e gestiscano i bias cognitivi attraverso la formazione continua, politiche e procedure inclusive e valutazioni delle prestazioni obiettive. Vediamo quali sono e come gestirli.

Self management – Cos’è e come sviluppare questo approccio
Quando si parla di self management, ci si riferisce ad un modo di gestire il proprio lavoro e il proprio tempo che mette la responsabilità e l'autonomia del singolo individuo al centro della gestione. Con il self management, la pianificazione, l'organizzazione e la gestione del proprio lavoro/ruolo diventano responsabilità dell'individuo stesso, che non deve più aspettare istruzioni da un capo o un manager. Il self management è quindi un approccio sempre più diffuso che permette agli individui di gestire al meglio il proprio tempo e le proprie attività, portando a una maggiore produttività e soddisfazione sul lavoro.

Come acquisire nuove competenze
La capacità di apprendere nuove competenze è essenziale e ci rende appetibili sul mercato del lavoro. Con l’innovazione galoppante in ogni settore, ci sono sempre più competenze che saranno richieste a un dipendente o a professionisti indipendenti, al di là dell’età e del percorso già svolto.

Sviluppo personale e produttività: gestione del tempo
Diverso tempo fa durante una sessione di consulenza una mia cliente mi disse: “Voglio avere più tempo libero. Come posso fare?” E io le domandai: “Cosa intendi per tempo libero? Cos’è per te il tempo libero?” Questa sua richiesta fece riflettere molto anche me che notoriamente ho una predilezione speciale per la mia attività lavorativa al punto che delle volte è difficile distinguere tra vita personale e lavoro.
Cosa intende ciascuno di noi per tempo libero? Vacanza? Stare senza lavorare? Che significato attribuiamo a queste parole? La mia riflessione sul tempo personale nella giornata mondiale della Terra.

Come aumentare la produttività – Produttività ed equilibrio lavorativo in 5 step
Quando è iniziata la pandemia il mio ritmo lavorativo è cambiato nel giro di pochissimi giorni. La calma forzata mi ha permesso di riflettere sulla mia produttività e sul metodo per essere più efficace. Nel giro di pochi mesi mi sono ritrovata a passare dal desiderio di crescita esponenziale al minimalismo professionale. Vi spiego come ho fatto ovvero cosa non faccio più.

Come essere produttivi con le to do list
Siamo entrati definitivamente nell’epoca dello smart working. L’ha deciso un virus al posto nostro. Io lavoro in smart working da ormai 11 anni. Sai qual è il rischio numero 1 dello smart working? Diventare improduttivi. Perdere tempo. Arrivare alla consegna del progetto e non avere niente in mano. Perché quando ci sei tu e il tuo lavoro, decidi tutto tu: decidi se vestirti oppure no, se lavarti oppure no, quando mangiare oppure no, se mangiare davanti al monitor oppure no, se giocare 5 minuti, se prendere un altro caffè oppure no, se fumare un’altra sigaretta oppure no. Ho visto andare via tante di quelle giornate senza rendermene conto che, in quanto a varietà di modo di procrastinare, posso dopo 11 anni di onorata carriera vantarmi di saperne abbastanza. La salvezza si chiama lista. La salvezza dello smart working si chiama lista delle cose da fare. Ti racconto cosa ne penso.