Come scrivere prompt efficaci e come interagire con l’AI

Come interagire con Chatgpt

Guardi la schermata di ChatGPT e non sai che scrivere. Provi a ipotizzare a che ti può servire, ma non ti viene in mente nulla. O peggio: hai inserito una ricerca e hai ottenuto un risultato mediocre che ti ha lasciato basito e interdetto.

A che serve l’AI? Tutti ne parlano, ma chi la usa, soprattutto la prima volta, rimane con un senso di scetticismo irremovibile.

Confessione: anch’io all’inizio mi sono ritrovata a brontolare contro Claude o altri chatbot, come se la colpa fosse loro. Poi ho capito una verità curiosa: il problema non era l’AI, ma il modo in cui le parlavo.

In questo articolo condenso l’esperienza di centinaia di conversazioni con sistemi di AI per provare a mostrarti come ci si può trasformare da utente occasionale a utilizzatore consapevole delle potenzialità di questi LLM.
Non aspettarti la solita lista di consigli generici. Qui entreremo nel vivo della questione, con esempi concreti, strategie testate sul campo e un approccio che ho definito “co-creativo” che rivoluzionerà il tuo modo di interagire con l’intelligenza artificiale.

Contenuti nascondi

Perché è fondamentale scrivere prompt efficaci

Prima di entrare nei dettagli pratici, voglio precisare una cosa che dovrebbe essere ovvia, ma non sempre risulta esserlo: i Large Language Models (LLM) come Claude e ChatGPT non sono maghi, sono interpreti sofisticati. Decodificano la richiesta che inseriamo (prompt) e la qualità della loro interpretazione dipende dalla chiarezza delle nostre indicazioni.

I prompt efficaci non determinano solo una risposta migliore, ma un processo di pensiero migliore. Imparando a dialogare efficacemente con l’AI, si scopre che può diventare un’estensione del nostro processo creativo e analitico, non semplicemente uno strumento che esegue compiti o fornisce risposte di cultura generale.

Gli elementi fondamentali di un prompt efficace

Volendo sintetizzare quanto ho appreso finora in una formula semplice, direi che un prompt efficace ha tre componenti essenziali.

1. Contesto – Chi sei, qual è la situazione, quali sono le circostanze rilevanti

Esempio pratico: “Sono il proprietario di una pizzeria di quartiere che esiste da 15 anni. I miei clienti sono principalmente famiglie del quartiere e giovani universitari. Ultimamente ho notato un calo delle vendite del 20%.

Questo contesto dice all’AI chi sei (proprietario), cosa fai (pizzeria), da quanto tempo (15 anni), chi sono i tuoi clienti (famiglie e studenti) e qual è la situazione attuale (calo vendite).

2. Istruzioni – Cosa vuoi che l’IA faccia, con quali vincoli o parametri

Esempio pratico: “Analizza le possibili cause del calo delle vendite e suggerisci 5 strategie concrete per riportare i clienti. Considera che ho un budget limitato di massimo 500€ al mese per il marketing.

Qui specifichi l’azione (analizzare e suggerire), la quantità (5 strategie), i vincoli (budget di 500€) e il risultato atteso (strategie concrete).

3. Input desiderato – Il formato, lo stile o le caratteristiche specifiche del risultato atteso

Esempio pratico: “Presenta le strategie in una lista numerata, con per ognuna: descrizione in 2-3 righe, costo stimato, tempo di implementazione e risultato atteso. Usa un linguaggio semplice e diretto.

Questo definisce il formato (lista numerata), la struttura (descrizione, costo, tempo, risultato), lo stile (linguaggio semplice) e la lunghezza (2-3 righe per strategia).

Prompt completo: “Sono il proprietario di una pizzeria di quartiere che esiste da 15 anni. I miei clienti sono principalmente famiglie del quartiere e giovani universitari. Ultimamente ho notato un calo delle vendite del 20%. Analizza le possibili cause del calo delle vendite e suggerisci 5 strategie concrete per riportare i clienti. Considera che ho un budget limitato di massimo 500€ al mese per il marketing. Presenta le strategie in una lista numerata, con per ognuna: descrizione in 2-3 righe, costo stimato, tempo di implementazione e risultato atteso. Usa un linguaggio semplice e diretto.

Elementi di un prompt efficace

Strutturiamo bene un prompt non solo per una questione di forma. La differenza tra un prompt inefficace e uno efficace è abissale.
Vediamo un altro esempio.

Prompt inefficace:

Scrivi un post per Instagram per pubblicizzare l'apertura pasquale del nostro albergo.

Prompt efficace:

Siamo un albergo a tenuta familiare a Rimini nel borgo San Giuliano. I nostri ospiti ci scelgono perché da noi si sentono in un ambiente confident e nel contempo molto professionale. I nostri clienti tipo sono austriaci che scappano in riviera ai primi caldi in coppia anche per un weekend. Voglio creare una campagna su instagram di 30 pubblicazioni, giornaliere, di caroselli, reel e stories, ma non ho idee per la pubblicizzazione. Puoi aiutarmi a realizzare un piano per le pubblicazioni?

Vedi la differenza? Il primo è una domanda sbrigativa senza anima. Il secondo fornisce un quadro completo: dove siamo (contesto geografico), chi siamo (identità del brand), chi sono i nostri clienti (target audience), cosa vogliamo ottenere (obiettivo specifico) e quale formato desideriamo (tipo di output).

L’efficacia del risultato starà qui.

Il potere nascosto dell’iterazione

Chi è alle prime armi con l’AI ignora questo: l’iterazione è ciò che separa i risultati mediocri dai risultati straordinari.

Quando parlo di iterazione, non intendo semplicemente fare tentativi ripetuti. Parlo di un vero e proprio dialogo strategico con l’AI, dove ogni scambio affina il precedente e apre possibilità inaspettate.

L’iterazione è ciò che permette di ottenere molto, anziché accontentarsi delle briciole. Non solo: iterando, il chatbot ti permette di ragionare e vorticare tra le idee, innescando ragionamenti non previsti, tipici del brainstorming.


Tecniche di iterazione efficace

1️⃣ La tecnica del reset

Una delle scoperte più controverse che ho fatto è che talvolta i prompt più brevi scatenano le risposte più profonde. Quando mi rendo conto di essere finita in un vicolo cieco perché ho delegato troppa parte di ragionamento all’AI, utilizzo espressioni minimali come:

  • “Non lo so.”
  • “Non credo.”

Queste semplici frasi hanno spesso stimolato il chatbot a spiegarmi meglio o a tirare fuori altri punti di vista. È un’alchimia magica ed estremamente redditizia!

Funziona particolarmente bene quando:

  • il ragionamento dell’AI diventa troppo complesso da seguire
  • ti senti sopraffatto dalla quantità di informazioni
  • vuoi costringere l’AI a ripensare completamente l’approccio

2️⃣ Affinamento progressivo

Questa tecnica consiste nel modificare gradualmente il prompt basandosi sui risultati precedenti. Per esempio, se stai lavorando su un piano di marketing:

  1. Prima richiesta: “Sviluppa un piano di marketing per il lancio del nostro prodotto”
  2. Dopo aver ricevuto una risposta: “Questo piano è buono, ma vorrei più enfasi sulla componente digitale. Puoi espandere quella parte?”
  3. Ulteriore affinamento: “Ora vorrei che includessi un budget specifico per ogni canale, considerando un investimento totale di 10.000€”

Ogni iterazione costruisce sulla precedente, aggiungendo nuovi strati di specificità e raffinatezza.

3️⃣ Co-creazione attiva

Questa è la mia tecnica preferita e quella che produce i risultati migliori. Invece di vedere l’AI come uno strumento passivo che esegue comandi, la tratto come un partner di brainstorming.

Uso l’AI per gli ambiti dove ho maggiore competenza e gli faccio fare il lavoro che a me costa davvero tanto tempo, ma che so fare molto bene. Per esempio, quando devo creare una presentazione con delle slide, lascio pure che mi costruisca l’itinerario, ma il briefing glielo do io e sono sempre io che definisco i confini.

La velocità dell’AI non si batte! Il risultato viene validato dalla mia conoscenza sulla materia, nel caso specifico non solo sulla materia oggetto di didattica, ma anche sulla comunicazione visiva e sullo storytelling delle slide.

Tecniche di iterazione con AI

Gli errori fatali che uccidono ogni prompt

Parliamo degli errori che vedo commettere continuamente, soprattutto dai neofiti.

Il nemico numero uno: delegare completamente il ragionamento

Il nemico numero uno è la foga di far fare all’AI tutto il lavoro, soprattutto quello che non si sa condurre personalmente. Questo sì che è inefficace. Se non sono in grado di validare il processo e le informazioni, non sarò in grado neppure di cogliere la bontà del risultato e di capire se è adatto a me.

Invece l’AI si innesta molto bene sulle proprie competenze diventando un co-creatore.

L’illusione della lettura del pensiero

Un altro errore comune è aspettarsi che l’AI legga nel pensiero, omettendo informazioni fondamentali. Per quanto avanzati siano questi sistemi, non possono indovinare dettagli che non fornisci.

L’accontentarsi della prima risposta

Accettare la prima risposta come definitiva è come fermarsi al primo abbozzo di un disegno. L’iterazione non è un optional, è necessaria per risultati di qualità.


🔆 Le pratiche proficue: consigli per principianti

Se stai iniziando il tuo viaggio nel mondo dei prompt efficaci, ecco alcuni consigli pratici che ti faranno risparmiare settimane di tentativi ed errori:

Per utenti delle versioni premium

Se usate le versioni in abbonamento di ChatGPT e/o di Claude, abituatevi a lavorare dentro i progetti, sviluppando le Custom Instructions di progetto: si vola! I progetti permettono di organizzare le conversazioni per argomento o obiettivo e le istruzioni personalizzate fanno sì che l’AI comprenda fin da subito il contesto specifico del vostro lavoro.

Per tutti gli utenti

Se usate la versione gratuita, la buona abitudine è di partire non facendogli fare, ma facendovi aiutare a ragionare. Sempre. O meglio: tutte le volte che state sviluppando delle idee.

Poi abituatevi a scrivere il prompt in modo completo. E se non avete tanta voglia di scrivere, usate la modalità vocale che fa risparmiare davvero tanto tempo.


L’AI come co-creatore: un nuovo paradigma

Attraverso la mia esperienza, ho scoperto che il vero potenziale dell’AI non si esprime quando la trattiamo come un semplice strumento, ma quando la eleviamo al ruolo di co-creatore.

Questo significa quanto segue.

  1. Innesto sulle competenze esistenti: l’AI funziona meglio quando amplifica ciò che già sai fare
  2. Accelerazione dei processi: usa l’AI per velocizzare ciò che sai fare ma che richiede tempo.
  3. Definizione dei confini: tu mantieni il controllo sulla direzione strategica.
  4. Validazione attraverso l’expertise: il tuo know-how è essenziale per valutare la qualità dell’output

Un caso studio di intervista iterativa

Voglio condividere un’esperienza personale che illustra perfettamente il potere dell’iterazione e della co-creazione. Recentemente avevo bisogno di scrivere una newsletter sul tema dei prompt efficaci, ma mi trovavo davanti al terrore della pagina bianca.

Ho deciso di utilizzare Claude come intervistatore, chiedendogli di farmi domande sul tema. Il prompt iniziale era strutturato così:

Comportati come un intervistatore esperto. Intervistami in modo riflessivo e creativo su come scrivere prompt. Inizia chiedendomi un breve riassunto di ciò su cui vorrei essere intervistata. Chiedi anche se ci sono domande particolari che ho già in mente di affrontare. Poi costruisci un elenco di domande e confrontati con me sulle domande pianificate. Quindi, poni una domanda alla volta, attendi la mia risposta, e poi fai una domanda di approfondimento ragionata basata su ciò che condivido. Adatta le domande man mano che procediamo. Concentra le tue domande sull'aiutarmi a organizzare i miei pensieri. Usa uno stile di intervista stimolante. Dopo che avremo esplorato 3-5 aspetti principali di questo argomento, riassumi i punti chiave della nostra conversazione per aiutarmi a identificare schemi e intuizioni nel mio pensiero. Verifica con me come sta andando durante il percorso.

Attraverso questo processo di intervista, ho potuto articolare pensieri che erano nella mia mente ma che faticavo a organizzare. L’AI ha fatto domande di approfondimento basate sulle mie risposte, portandomi a esplorare angolazioni che non avevo considerato inizialmente.

Alla fine, avevo un materiale ricchissimo da cui partire per la mia newsletter, tutto generato attraverso una conversazione naturale anziché cercando di “estrarre” contenuti dall’AI.

Quando mi sono fatta intervista da Claude.Ai


✅ Esercizi pratici per migliorare i tuoi prompt

Non si diventa maestri dei prompt senza pratica. Ecco alcuni esercizi che puoi fare per affinare la tua abilità:

  1. L’esercizio della trasformazione: prendi un prompt generico e trasformalo in uno specifico, dettagliato e contestualizzato.
  2. La sfida delle iterazioni multiple: scegli un tema e sviluppalo attraverso almeno 5 iterazioni con l’AI, vedendo come si evolve il risultato.
  3. Il test del co-creatore: identifica un progetto in cui eccelli e prova a usare l’AI come co-creatore, definendo chiaramente i ruoli.
Processo di scrittura prompt efficaci

Verso una relazione più profonda con l’AI

Padroneggiare l’arte dei prompt efficaci non è solo una questione tecnica, è un cambio di paradigma nel modo in cui interagiamo con la tecnologia.

Quando smetti di vedere l’AI come uno strumento passivo e inizi a considerarla come un partner di pensiero, si apre un mondo di possibilità creative e produttive. L’iterazione diventa un dialogo, le risposte diventano spunti per ulteriori esplorazioni, e il risultato finale supera ciò che avresti potuto ottenere da solo.

Ricorda sempre: il prompt più efficace non è quello che ottiene la risposta “perfetta” al primo colpo, ma quello che inizia una conversazione che ti porta dove non sapevi di voler andare.


L’Arte dei prompt efficaci

Una guida interattiva per conversazioni produttive con i tool di AI

Gli elementi fondamentali di un prompt efficace

Contesto

Chi sei, qual è la situazione, quali sono le circostanze rilevanti

Istruzioni

Cosa vuoi che l’IA faccia, con quali vincoli o parametri

Input Desiderato

Il formato, lo stile o le caratteristiche specifiche del risultato atteso

Confronto tra prompt

Prompt inefficace

Scrivi un post per Instagram per pubblicizzare l’apertura pasquale del nostro albergo.
⚠️

Manca il contesto, non ci sono dettagli sulla struttura, sulla clientela target o sullo stile desiderato.

Prompt Efficace

Siamo un albergo a tenuta familiare a Rimini nel borgo san Giuliano. I nostri ospiti ci scelgono perché da noi si sentono in un ambiente confident e nel contempo molto professionale. I nostri clienti tipo sono austriaci che scappano in riviera ai primi caldi in coppia anche per weekend. Voglio creare una campagna su Instagram di 30 pubblicazioni giornaliere di caroselli, reel e stories, ma non ho idee per la pubblicizzazione. Puoi aiutarmi a realizzare un piano per le pubblicazioni?

Include contesto (albergo familiare a Rimini), target (coppie austriache), tono desiderato (confident e professionale) e obiettivo specifico (campagna Instagram con pubblicazioni varie).

Il Potere dell’iterazione

“L’iterazione è ciò che permette di ottenere molto, anziché accontentarsi delle briciole. Iterando, il chatbot mi permette di ragionare e vorticare tra le idee, innescando ragionamenti non previsti, tipici del brainstorming.”

Tecniche di iterazione efficace

Tecnica del reset

Utilizzare risposte brevi come ‘Non lo so’ o ‘Non credo’ quando la conversazione diventa troppo complessa o quando si perde il controllo del processo.

Quando utilizzarla

Quando sei in un vicolo cieco o quando il ragionamento dell’IA è difficile da comprendere.

Risultato atteso

Stimola l’IA a fornire spiegazioni più chiare o a proporre approcci alternativi.

Affinamento progressivo

Modificare gradualmente il prompt basandosi sui risultati precedenti, aggiungendo dettagli o cambiando enfasi.

Quando utilizzarla

Quando i primi risultati sono promettenti ma necessitano di rifiniture specifiche.

Risultato atteso

Permette di perfezionare progressivamente l’output fino a raggiungere il risultato desiderato.

Co-creazione attiva

Alternare contributi tra utente e IA, dove l’utente definisce la direzione e valida i risultati.

Quando utilizzarla

Quando si lavora in aree di propria competenza dove l’IA può accelerare il processo.

Risultato atteso

Crea un flusso creativo simile al brainstorming, ma con maggiore controllo e qualità.

Errori comuni da evitare

Delegare completamente il ragionamento

“Il nemico numero uno è la foga di far fare all’IA tutto il lavoro, soprattutto quello che non si sa condurre personalmente.”

Perché è un problema:

Se non sei in grado di validare il processo e le informazioni, non sarai in grado di cogliere la bontà del risultato e di capire se è adatto alle tue esigenze.

Omettere informazioni cruciali

Aspettarsi che l’IA “legga nel pensiero” o indovini dettagli non forniti.

Soluzione:

Includere sempre contesto sufficiente e specificare chiaramente le aspettative e i vincoli.

Non iterare

Accettare la prima risposta come definitiva senza affinamento.

Soluzione:

Considerare ogni risposta come un punto di partenza per una conversazione più ampia e per un perfezionamento progressivo.

Consigli pratici per principianti

Per utenti premium

  • Organizza il lavoro in progetti con Custom Instructions specifiche
  • Personalizza le istruzioni per ogni tipo di attività
  • Salva prompt efficaci come template riutilizzabili

Per Tutti gli utenti

  • Usa l’AI come supporto al ragionamento, non come sostituto
  • Investi tempo nella scrittura di prompt completi e dettagliati
  • Utilizza l’input vocale per risparmiare tempo nella scrittura

L’Approccio della co-creazione

L’IA funziona meglio come co-creatore che si innesta sulle tue competenze già esistenti. Sfruttala per:

Accelerare processi che sai già eseguire ma richiedono tempo

Elaborare idee definendo tu i confini e gli obiettivi

Validare i risultati con la tua conoscenza del dominio

Se questo articolo ti è stato utile, condividilo con chi potrebbe beneficiarne. E soprattutto, metti in pratica questi principi nelle tue prossime interazioni con l’AI. La differenza sarà evidente fin dal primo scambio.

E se hai domande, commenti o esperienze da condividere, fammelo sapere nei commenti. Sono curiosa di sapere come questi consigli trasformeranno il tuo modo di interagire con i chatbot AI!

Quale sarà il tuo prossimo prompt?


P.S. Ricorda che anche i fallimenti sono parte del processo. Non ogni prompt sarà un capolavoro, ma ogni iterazione ti avvicinerà all’eccellenza.


✍ Iscriviti alla newsletter – La parola crea 💌📰

“La Parola Crea” è una newsletter settimanale che invio alla mia community ogni lunedì. Ti fornisce:

  • Strategie per migliorare le capacità comunicative
  • Consigli per sfruttare al meglio il digitale e l’AI
  • Tecniche per aumentare la produttività
  • Spunti per lo sviluppo personale e la crescita di carriera

Iscriviti gratuitamente inserendo il tuo indirizzo email.
Diventa parte di una community di persone motivate a migliorarsi costantemente.

>> Torna a tutti i post